Renato Guttuso (1911 - 1987)

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Biografia breve di Renato Guttuso

Renato Guttuso (1911 - 1987) è stato un pittore ed artista del XX secolo. Nasce a Bagheria nel 1912, vive a Roma e a Velate (Varese); pittore. Trascorre l'adolescenza tra Bagheria e Palermo, dove nel 1930 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, che abbandona l'anno successivo per dedicarsi totalmente alla pittura. Nel 1931 partecipa alla Quadriennale romana e nel 1932 a una collettiva alla galleria del Milione di Milano: già in Palinuro (1932) il soggetto mitologico è contaminato da accenti di un realismo drammatico e diretto. Nel 1933 è a Roma, dove stringe amicizia con Cagli, Fazzini, Ziveri, Melli, Mafai. Tornato in Sicilia, si unisce a Franchina, Barbera, Lia Pasqualino, coi quali espone nuovamente al Milione nel 1934. Negli stessi anni prende contatto con Levi, De Grada, Joppolo e conosce l'opera di Goya, Delacroix, Van Gogh, i fauves, Picasso. Nel 1935-36, a Milano per il servizio militare, frequenta Manzú, Birolli, Sassu, Persico, Pagano, Banfi, maturando posizioni antifasciste; dipinge l'Autoritratto (1936), il Ritratto di Nino Franchina (1937), la Fucilazione in campagna (1937). Nel 1937 si trasferisce a Roma, dove frequenta De Libero, Moravia, Trombadori, Alicata. Nel 1939 espone alla galleria della Cometa, presentato da Nino Savarese, e nel 1939 un intero numero del «Selvaggio» è dedicato a lui come a uno «fra i migliori disegnatori che le nuove generazioni artistiche ci promettano»; nello stesso anno partecipa alla seconda collettiva promossa dalla rivista «Corrente» e dipinge la Fuga dall'Etna, che vince il terzo premio a Bergamo nel 1940. In questo periodo la sua pittura si pone come riferimento centrale per il gruppo di Corrente, orientato verso un realismo impiętoso e violento che si contrappone al lirismo e all'espressionismo iniziali riferendosi alla lezione di Guernica. La Crocifissione (1941), esposta a Bergamo nel 1942, scatena una polemica furibonda tra il fronte reazionario e i fautori del rinnovamento artistico che si conclude con l'assegnazione del secondo premio. Tra il 1943 e il 1945 disegna i fogli riuniti conclusivamente nell'album Gott mit uns e partecipa alla lotta partigiana. Nel dopoguerra è tra i fondatori del Fronte nuovo delle arti. Negli anni successivi il suo realismo di prensile forza plastica si arricchisce di toni e suggestioni che ne fanno un protagonista della cultura artistica contemporanea.

FONTE: ANNITRENTA

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